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LA CELLULITE

La cellulite, definita anche lipodistrofia o panniculopatia edemato-fibrosclerotica è un accumulo sottocutaneo selettivo ed organizzato del tessuto adiposo:
Selettivo, perché costituito da depositi di grasso
Organizzato, poiché tali depositi sono raggruppati in lobuli

IL TESSUTO ADIPOSO

Il tessuto adiposo è costituito da cellule denominate adipociti o lipociti, di forma ovoidale, con nucleo situato in periferia, poiché all’interno della cellula prevalgono trigliceridi e lipidi complessi (grassi).
Gli adipociti si ritrovano quasi a mutuo contatto tra loro e sono racchiusi tra pareti di tessuto connettivo posizionati dalla superficie in profondità, quindi perpendicolari alla cute.

FUNZIONI PRINCIPALI DEL TESSUTO ADIPOSO

– Funzione trofica: serbatoio di energia, poiché a seconda dei momenti, immagazzina (dopo i pasti) o rilascia (digiuno, intervallo tra un pasto e l’altro, allattamento, attività fisica) acidi grassi liberi.
– Isolante termico: riduce la dispersione di calore.
– Regolazione ed immagazzinamento: regola il metabolismo di trigliceridi, glucosio, acidi grassi (processi di lipogenesi e lipolisi) e colesterolo.
– Funzione meccanica o protettiva: il grasso è un buon ammortizzatore per i traumi leggeri.
– Funzione plastica o di modellamento: determina alcune forme corporee ( mammelle, fianchi, glutei, addome) esplicando un carattere sessuale secondario.

MECCANISMO DI AZIONE DELLA CELLULITE

Si distinguono 2 tipologie di cellulite:
– Ipertrofica: aumento di volume degli adipociti a causa dei trigliceridi
– Iperplastica: aumento del numero di adipociti, spesso ereditaria
La cellulite esordisce con un accumulo di grasso: se la richiesta di energia supera gli apporti immediatamente disponibili (zuccheri), i trigliceridi stoccati negli adipociti si destrutturano liberando l’energia necessaria. Se invece, l ‘alimentazione è troppo ricca di grassi e di zuccheri rispetto ai fabbisogni quotidiani, l’eccesso viene immagazzinato sottoforma di trigliceridi da parte degli adipociti.
Tra tali cellule, si dipartono verso gli strati superiori , vasi sanguigni, arteriosi e venosi e, vasi linfatici che apportano nutrimento all’epidermide. Un aumento di numero o di volume degli adipociti, comporta la compressione dei vasi, di conseguenza:
– A livello dei vasi sanguigni, il flusso rallenta, i tessuti sono meno ossigenati ed il nutrimento fino all’epidermide viene limitato > aspetto della cute a “buccia d’arancia”. Inoltre, essendo i vasi costituiti da valvole che spingono il sangue verso l’alto, con l’aumento di volume degli adipociti, subiscono una costrizione, causandone il reflusso, con conseguente sfiancamento delle pareti, fino alla formazione di vene varicose.
– A livello dei vasi linfatici, la pressione esercitata su di essi, rallenta l’eliminazione delle tossine ed aumenta l’infiltrazione di acqua nei tessuti sottostanti, poiche’vi sarà fuoriuscita di linfa veicolata dai capillari che diventerà linfa interstiziale, quindi edema e poi si legherà agli adipociti diventando cellulite fino alla formazione di “isolette” percepibili al tatto.
– In aggiunta, la formazione di un indurimento intorno ai noduli adiposi (fibre sclerotizzate), rallenterà gli scambi cellulari, impedirà la penetrazione dei principi attivi antigrasso e comporterà un aumento di spessore dell’epidermide e del derma, anche se in minor misura, oltre a quello ipodermico.

STADI DELLA CELLULITE

1° stadio: alterazione del normale stato dei grassi e aumento della permeabilità dei capillari e dei condotti linfatici; di conseguenza, invece di lasciar passare quantità regolate di sostanze nutritive, queste, insieme al plasma sanguigno si accumulano tra gli interstizi degli adipociti, provocando una tensione notevole (edema) ed un rigonfiamento progressivo del tessuto adiposo.
La cute si presenta lucida dal caratteristico aspetto a “buccia d’arancia”; al tatto, calda, arida e ruvida. Questo primo stadio, colpisce specialmente in età puberale, è il più facile da trattare e l ‘applicazione della Crema Alkemilla 90-60-90 garantisce ottimi risultati.
2° stadio: le cellule compresse, non più continuamente svuotate e riempite, cominciano ad aggregarsi in gruppetti; si formano delle piccole fibre (fibrille) di materiale di sostegno (collagene) per tenerle insieme e collegarle.
Aumentano le sostanze in grado di legare l’acqua intracellulare, dette glicosaminoglicani, formate da proteine e zuccheri. Lo spazio a disposizione per la circolazione sanguigna si riduce e rallenta il flusso circolatorio (emostasi).
Questo stadio è caratterizzato da una consistenza gommosa e l’aspetto a “buccia d’arancia” è più evidente.
3° stadio: è caratterizzato dall’isolamento delle cellule di grasso dai materiali di nutrimento e mobilizzazione; i materiali di scarto non possono essere eliminati e le cellule aggregate si compattano in micro noduli dalle dimensioni di alcuni millimetri, circondati da strati (e non solo più fibre) di materiali fibrosi induriti.
Si presenta un tessuto gelatinoso che scivola sotto la pelle, sembra cambiare in base alla postura assunta e traballa con la deambulazione. Vi possono essere alterazioni circolatorie sia superficiali (capillari dilatati, ematomi, macchie rossastre, ossia teleangectasie) che profonde (gambe gonfie).
La cute è fredda, cascante, con masse muscolari atrofiche.
4° stadio: i noduli diventano più grandi (fino a venti millimetri) ed esercitano una pressione sui nervi. Al minimo contatto la pelle sarà sensibile o addirittura dolorante.
L’alterata circolazione sanguigna e linfatica e il cambiamento nell’equilibrio dell’immagazzinamento e consumo dei grassi, provocano modifiche alla struttura del tessuto adiposo sottocutaneo, che a sua volta ha induce variazioni alla matrice circostante di materiali di riempimento e strutturali.

CAUSE DELLA CELLULITE

ENDOGENE

– Ereditarietà
– Adolescenza: periodo caratterizzato da numerose mutazioni psicofisiche e rivoluzione neuroendocrina che sovente sono causa dell’insorgenza della cellulite.
– Stipsi o stitichezza: un accumulo di feci, prodotto nel tempo, porta ad un riassorbimento delle scorie, che attraverso le pareti dell’intestino, creano una vera e propria intossicazione generale dell’organo stesso; tutto ciò si ripercuote a sfavore anche sul connettivo cutaneo, aumentando la quantità di tossine in esso contenute.
– Alterazioni dell’equilibrio ormonale: spesso causa predominante, sono gli ormoni estrogeni, poiché provocano ritenzione idrica.

ESOGENE

– Stress: stati ansiosi continui, inducono ad una produzione maggiore d’adrenalina (effetto vasocostrittorio), ormone che, se in eccesso, provoca danni a vasi sanguigni e di conseguenza danneggia la circolazione.
– Gravidanza: alterando i processi metabolici e l’equilibrio ormonale, porta ad una circolazione difettosa, soprattutto nelle gambe che devono anche sostenere un peso maggiore.
– Pillola anticoncezionale: non fa altro che riprodurre uno stato di gravidanza con le conseguenze che ne comporta.

CATTIVE ABITUDINI

– Alimentazione scorretta: è necessario rispettare l’equilibrio dei vari alimenti tra i parametri di carboidrati, proteine e fibre.
– Abuso di fumo e alcool: altamente tossici per l’organismo.
– Abuso di sale: favorisce la ritenzione idrica.
– Indumenti troppo stretti: busti, jeans, cinture, calze autoreggenti, ecc. possono ostacolare la circolazione sanguigna.
– Sport troppo violenti: possono dare origine alla cellulite, se non aggravarla, a causa di un’iperproduzione di acido lattico a carico dei muscoli se sottoposti a sforzi eccessivi. Un esercizio adeguato invece, quindi un buon funzionamento muscolare, favorisce la vascolarizzazione del tessuto adiposo e quindi, anche l’efficienza metabolica.

DIFFERENZA TRA CELLULITE E ADIPOSITÀ LOCALIZZATA

L’adiposità localizzata è un aumento in numero ed in volume degli adipociti, ossia un aumento totale di tessuto adiposo.
La cellulite, invece, colpisce tutti gli elementi del tessuto adiposo (vasi, nervi, fibre, adiposità, sostanza fondamentale).
Ciò spiega perché seguendo una dieta anche drastica, il grasso si scioglie, mentre la cellulite non scompare mai spontaneamente.

Alkemilla 90-60-90 è ideale per combattere adiposità e cellulite.

DIFFERENZE TRA UOMO E DONNA

Le donne sono maggiormente coinvolte dal fenomeno della cellulite rispetto agli uomini a causa della diversa distribuzione corporea del grasso dovuta agli ormoni ovarici estrogeni > sono prevalentemente ginoidi (ma anche androidi), per cui la cellulite si localizza specialmente nella parte bassa del corpo.
Le donne sono dotate anche di tessuto adiposo sottocutaneo più abbondante di quello maschile.
Inoltre, a causa della diversa strutturazione del tessuto connettivo (ad impacchettamento rettangolare e discontinuo, immediatamente sotto il derma, con noduli di grasso più larghi), la donna “si sfianca” poichè accumula lateralmente (ciò accade anche per contenere il peso della gravidanza).
Gli uomini sono androidi, per cui la cellulite è localizzata nella parte alta del corpo (fascia addominale, fianchi, torace, ma anche collo e spalla). Il connettivo è ad impacchettamento diagonale.
90-60-90 Alkemilla è ideale sia per gli uomini che per le donne.

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Indispensabile nella strategia di attacco a cellulite e adiposità:
Azione vasodilatatoria e riscaldante, grazie all’iperemia locale, mobilita sia i grassi che l’acqua trattenuta dal pannicolo adiposo e ne favorisce l’eliminazione attivando la circolazione sanguigna.
Migliora la circolazione sanguigna e linfatica, stimola gli scambi cellulari e l’ossigenazione.
Aiuta l’eliminazione delle scorie.
Drena liquidi e sostanze di rifiuto tra gli interstizi delle cellule.
Nutre i tessuti restituendo equilibrio idrico alle zone disidratate; la cute ritorna luminosa, riacquista compattezza e tono.
Effetto stimolante a livello della microcircolazione: stimola il passaggio della linfa nei vasi linfatici, aumentando la capacità intrinseca che ogni vaso linfatico ha di contrarsi; i capillari arteriosi, liberati dal liquido interstiziale in eccesso, consentono ai tessuti una miglior ossigenazione.

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